COMBAT MEDICAL

Aiuta a combattere il cancro della vescica attraverso la termoterapia

Il sistema Combat BRS utilizza un sistema esterno di ricircolo. L’innovativo e brevettato scambiatore di calore in alluminio assicura un efficiente trasferimento di calore e un accurato controllo della temperatura di ±0,5°C rispetto alla temperatura impostata, pur fornendo una distribuzione del farmaco omogenea in tutta la vescica. La sicurezza e il comfort del paziente sono di primaria importanza e il sistema Combat BRS ha una serie di allarmi visivi e sonori compreso la temperatura, i livelli di pressione e un sistema automatico di spegnimento. Al termine del trattamento, il sistema BRS consente inoltre la rimozione della MMC dal paziente, studiata in modo da evitare qualunque contatto con il chemioterapico, per uno smaltimento sicuro.

Combat Medical è leader nelle ricerche a riguardo della chemiotermoterapia come adiuvante per la terapia del NMIBC Combat Medical si impegna per i prossimi 5 anni nella creazione di una propria bibliografia clinica basata sulle prove che supportano il sistema BRS nella lotta contro il cancro della vescica. Sfruttando i poteri della chemio-ipertermia in modo innovativo e unico speriamo di dimostrare oltre ogni dubbio che il sistema BRS in combinazione con la Mitomicina C (40 mg) sia in grado di ridurre in modo significativo i tassi di recidiva e di progressione del cancro della vescica non muscolo invasivo. Combat Medical è altrettanto impegnata a migliorare i risultati senza che gli operatori sanitari debbano modificare in modo significativo il loro modello di trattamento o l’aggiunta di ulteriori risorse, infatti crediamo che nel corso del tempo saremo in grado di ridurre il costo generale di trattamento per il nostro approccio semplificato e attraverso la riduzione dei tassi di recidiva e di progressione.

Abbiamo dimostrato questo potenziale nella fase I degli studi, e attraverso il suo uso clinico nel corso degli ultimi 3 anni. Durante questo periodo Combat BRS ha dimostrato di essere facile da usare e ben tollerato dal paziente con effetti collaterali simili a instillazioni standard di MMC, ma soprattutto con un impatto minimo in termini di tempo e carico di lavoro per il personale sanitario nel fornire il nuovo trattamento HIVEC™ di Combat.

COMBined Antineoplastic Thermotherapy Bladder Recirculation System

Effetti combinati dell’ipertermia

L’ipertermia clinica è definita come l’uso terapeutico di una temperatura compresa tra 40°C a 44°C. L’utilizzo di energia termica a queste temperature nei tumori colpisce maggiormente le cellule tumorali a causa della loro incapacità di gestire il calore così come le cellule non tumorali. La Mitomicina C (MMC), è un agente chemioterapico alchilante, ed è stabile a temperature fino a 50 °C, ma soprattutto è stato dimostrato essere 1,4 volte più attivo a 43°C. L’ipertermia inibisce la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi) da parte della massa tumorale. A 43°C la citotossicità aumenta di 10 volte, soprattutto senza aumentare la tossicità per il paziente. A temperature elevate la proteina lipidica del doppio strato della membrana cellulare diventa più permeabile, a causa del dispiegamento (denaturazione) della membrana cellulare e delle proteine citoscheletriche, con conseguente incremento della concentrazione intracellulare dell’agente chemioterapico. Gli effetti diretti sul DNA includono: rottura del filamento, compromissione della trascrizione (produzione del RNA messaggero per la sintesi proteica), riducendo la riproduzione e la divisione cellulare.

La termoterapia ha effetti profondi sul sistema immunitario con conseguente maggiore attivazione di più cellule natural killer (NKC) che colpiscono le cellule tumorali stressate dal calore attraverso la via delle proteine da shock termico presenti sulla superfice delle cellule del cancro. La conseguenza di tutte queste azioni sulle cellule tumorali è che esse partecipano attivamente alla sua morte attraverso il naturale processo di apoptosi. Le modalità multifattoriali di azione della chemio-ipertermia creano un forte effetto sinergico, assicurando che siano colpite specificamente le cellule tumorali. Pertanto l’ipertermia aumenta notevolmente l’efficacia della chemioterapia rispetto all’instillazione a temperatura ambiente. Combat BRS potenzialmente è il primo sistema a consentire l’erogazione di termoterapia all’interno di parametri strettamente necessari ad ottimizzare la fornitura di chemio-ipertermia senza compromettere la sicurezza del paziente o aumentando le risorse richieste. Basandosi sulle numerose prove scientifiche già citate, per ottenere i migliori risultati con il sistema Combat BRS nel trattamento adiuvante, esso deve essere utilizzato ad una temperatura di 43°C per un’ora usando una dose di 40 mg di Mitomicina C.

Effetto dell’ipertermia sugli agenti alchilanti Teicher et al. (1981) ha dimostrato tassi di attivazione di 1,3 – 1,4 volte superiori a 41°C, 42°C e 43°C rispetto a 37°C.

La Mitomicina C (MMC) associata all’ipertermia raggiunge una maggiore concentrazione plasmatica della sola MMC a temperatura ambiente, ma è ben al di sotto di 400ng/ml che è la dose associata ad effetti collaterali sistemici come la mielosoppressione.